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Presentato il progetto con il Ministro Dario Franceschini, il Presidente Nicola Zingaretti e la Magnifica Rettrice Antonella Polimeni presso l’Aula Magna della Sapienza.

Nell’Aula Magna della Sapienza Università di Roma è stato presentato, giovedì 16 dicembre, “Lazio Antico. Atlante del Lazio meridionale”, il progetto realizzato dalla Regione Lazio con la collaborazione del Dipartimento di Scienze dell’Antichità. Hanno preso parte alla presentazione il Ministro della Cultura Dario Franceschini, il Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, la Magnifica Rettrice della Sapienza Università di Roma Antonella Polimeni, il Prorettore al Patrimonio archeologico Paolo Carafa, la Prorettrice alla Ricerca della Sapienza Università di Roma Maria Sabrina Sarto e il Presidente del FAI, professore emerito Andrea Carandini.

Il Progetto
“Lazio Antico. Atlante del Lazio meridionale” è una mappatura digitale completa dei beni e dei siti archeologici riferibili al periodo tra il IX secolo a.C. e il VI secolo d.C. nel territorio laziale a sud del Tevere. Uno strumento nuovo e di grande valore scientifico che, attraverso la creazione di una moderna Infrastruttura di Dati Territoriali (IDT), ha fatto sì che si potessero integrare i database digitali già in uso con i dati raccolti e tutte le fonti di informazione disponibili quali studi pregressi, ricerche edite e inedite e indagini archeologiche. Il risultato è una piattaforma digitale, www.lazioantico.it, in cui la memoria del Lazio e i suoi resti materiali sono stati ordinati nello spazio e nel tempo e riuniti in un’unica presentazione della storia urbana e rurale della nostra Regione. Chiunque, anche dal proprio smartphone, potrà accedere a questo racconto e alle ricostruzioni grafiche e virtuali che restituiscono contesti e paesaggi oggi scomparsi, ridotti in frammenti o poco noti, frutto dei ritrovamenti archeologici effettuati nelle zone comprese nel Latium Vetus (incluso il suburbio di Roma) e Latium Adiectum.

Un lavoro enorme che, dal 2018 al 2021, ha visto il censimento e la catalogazione di epigrafi, sculture, decorazioni architettoniche, pavimentali e parietali in 215 comuni del Lazio con l’analisi di 69 contesti territoriali attribuibili a tutte le antiche città del settore indagato. Un totale di oltre 41 mila presenze archeologiche e monumentali, le cosiddette Unità Topografiche, che hanno condotto alla schedatura di oltre 10 mila oggetti. Sono stati, inoltre, analizzati i resti di 160 edifici e complessi monumentali (tra cui Villa Adriana a Tivoli) proponendone una ricomposizione dell’architettura e dell’arredo.

Sono state così realizzate 216 tavole ricostruttive e 16 tavole “tipologiche” per classi di monumenti (terme, templi, teatri, etc.).

Chiunque potrà dunque intraprendere questo affascinante viaggio nell’antichità, navigando sulla mappa attraverso le diverse epoche storiche e scoprendo i cambiamenti che il nostro territorio ha subito nel corso del tempo.