Sono, sia sul lavoro che nella vita, una persona pratica, semplice e schietta. In questo importante frangente
però credo che sia utile apportare una riflessione appassionata condita da sana retorica, critiche puntuali e un ragionamento sulla nostra dimensione comunitaria.
Userò il plurale perché sono espressione di un progetto politico collettivo e rappresentante di tutto il mio gruppo.

Elogio delle quattro liste.

In questi giorni viene spesso ripetuta la critica alla eccessiva frammentazione del quadro politico in questa tornata elettorale amministrativa: si dice che quattro liste siano troppe, si dice che in un paese di 6000 abitanti dove ci
conosciamo tutti è inutile e dannoso dividersi in molti rivoli.
Noi abbiamo fortemente provato a porre le basi per un progetto che andasse oltre la solita coalizione, ricucendo vecchie ferite e cercando di riempire solchi scavati da una contrapposizione sterile, che dura ormai da venti anni; tuttavia a malincuore non ci siamo riusciti e abbiamo deciso così di ripresentarci con il nostro progetto politico autonomo: Genazzano in Comune.
Oggi diciamo: viva le quattro liste! Lo diciamo con un pieno di consapevolezza di rappresentare una parte, radicata e forte, una parte che è cosi orgogliosa delle proprie idee e delle proprie ragioni, da metterle a disposizione del confronto e del dibattito collettivo.
Crediamo che il conflitto tra posizioni e opinioni differenti, sia il presupposto di una buona democrazia; riteniamo inoltre che maggiore è la partecipazione e maggiore è la qualità della discussione e quindi del vivere insieme, soprattutto in una piccola comunità come la nostra. Così vogliamo ringraziare tutti i 52 candidati e candidate, che stanno mettendo a disposizione le loro facce, le loro idee ed il loro tempo in questa tornata elettorale.
Un progetto etico comune non può rimanere sul piano dell’immaginazione ma deve trovare una via d’accesso al campo dell’impegno.

Critica alla Ragione Pratica. ovvero cambiare per dove?

“L’essere comunità”, il conoscersi più o meno tutti, non presuppone assolutamente l’andare d’accordo a priori, né da questo deriva un’armonia né tanto meno un miglioramento delle relazioni e del vivere quotidiano. Se è pacifico che “appilare le buche” e pulire e rendere più decoroso il paese è una prassi accettata da tutti (ma visti i tempi tutt’altro che effettuata), crediamo che per amministrare e guidare il nostro destino comune, per difendere e mantenere il nostro territorio, occorra essere fedeli a dei principi univoci, occorra una visione politicamente chiara e solo così amministrativamente efficace.
Il punto da cui si guarda il mondo disegna il mondo che dovrebbe essere.

Critica alla Ragione Pura. ovvero per Genazzano per chi?

Affrontarsi a viso aperto in una competizione politica significa anche non nascondersi dietro a un dito.
Il nostro paese è stato governato ormai da decenni, nel bene e nel male, con modalità ristretta ed autoriproduttiva: per questo pensiamo che ci sia bisogno di un dispiegamento delle opportunità, di un federalismo delle decisioni che rompa una sfera pubblica troppo spesso vista come una questione privata.
La costruzione della casa comune abbisogna di porte e finestre per guardare oltre.

Critica dell’Imperativo Categorico. ovvero un patto per Genazzano con chi?

Il ripresentarsi costante della virtù assoluta della Vittoria è per noi un concetto fine a se stesso, incubatore di distorsioni politiche e mancanze amministrative.
Nella civiltà della competizione e della velocità, distrutta per di più da un morbo invisibile ma lacerante, ripresentare se stesso anche dopo aver causato danni evidenti e cicatrici permanenti al paese, significa dimenticarsi della stessa cura che si professa.
La società della cura e dell’affetto è l’unica via percorribile, l’unico metodo amministrativo efficace.

Epica. o della Responsabilità

Con estrema serietà e consapevolezza ci siamo candidati a governare il nostro paese; governare non significa decidere per sé ma dare possibilità di decisione a tutti ovvero realizzare il massimo grado di libertà.
Quindi intendiamo da subito adottare le procedure per un’amministrazione trasparente e il regolamento per la gestione condivisa dei beni comuni urbani. Inoltre destineremo una parte del bilancio comunale alla condivisione con le associazioni, i comitati e le attività produttive. Infine avvieremo il processo di modifica del piano regolatore generale in maniera pubblica, trasparente e partecipata.
Non un luogo tra gli altri … ma un modo di vivere.

Etica. o della Cura

Viviamo in una comunità prevalentemente anziana e con diverse situazioni di disabilità, difficoltà economica ed
emarginazione sociale; un tessuto sociale messo ancor di più a dura prova da due anni di pandemia e distanziamento.
Riteniamo che il grado di benessere è direttamente proporzionale alla qualità e alla disponibilità dei servizi sociali erogati. Pertanto daremo priorità alla cura non solo della persona ma del benessere collettivo, istituendo un piano pandemico territoriale, ridiscutendo l’erogazione dei servizi sociali e sanitari e prevedendo anche un servizio di ascolto e supporto psicologico. Nessuno va lasciato solo, nessuno va lasciato indietro.

Etnica. o della Terra

La terra, l’ambiente e il paesaggio oltre a rappresentare un decisiva risorsa occupazionale ed economica sono anche un bene che abbiamo ereditato dai nostri avi ed è nostro dovere custodirli e tramandarli a chi verrà dopo. Ci opporremo ad ogni tipo di speculazione che possa compromettere la nostra vocazione agricola e alterare il meraviglioso e delicato territorio in cui viviamo.
Ci batteremo affinché agli agricoltori e a tutti coloro che vogliono coltivare la terra venga data la possibilità di accedere a fondi, prestiti e sbocchi di mercato. Intendiamo restituire alla cantina sociale la forza propulsiva che ha avuto in passato tornando ad essere il motore dello sviluppo agricolo del paese. Custodire la terra, coltivare il futuro.

Pathos. o dell’Immaginazione

Conoscere, inventare, produrre percorsi culturali che proiettino Genazzano al di fuori e creare occasioni di incontro che ci portino il mondo dentro: così pensiamo che la vita della nostra comunità possa arricchirsi di opportunità, gioia e divertimento. Immaginiamo il Castello Colonna come un centro di viva creatività e conoscenza, dove accogliere tutte le branche del sapere sia accademico, sia artistico che popolare e renderlo fruibile a tutta la comunità.
Ci metteremo in ascolto e a disposizione del vivace panorama associativo genazzanese.
Valorizzeremo il nostro ricco patrimonio storico artistico attraverso progetti volti ad ospitare un turismo consapevole. Genazzano incontro al mondo, il mondo si incontra a Genazzano.

Abbiamo scelto di vivere Genazzano,
abbiamo scelto di restare. Resteremo.
Roberto Eufemia