cinema
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Nell’uso popolare cinema equivale a divertimento, passatempo.
Si dice infatti che si va al cinema quando si desidera trascorrere piacevolmente qualche ora o allorché non si sa come passare altrimenti un pomeriggio o una serata. Spesso si ritiene anche, erroneamente, che chi fa cinema sia un essere privilegiato, che non ha bisogno né di essere colto né di aver una preparazione adeguata, e che lo stesso suo lavoro non sia altro che una piacevole prestazione lautamente remunerata.

In realtà il cinema richiede, come tutte le tecniche, studio, conoscenze ed esperienze specifiche e, come tutti i lavori un’adatta qualificazione professionale. Inoltre considerare il cinema solamente come spettacolo, significa limitare ad un unico aspetto una tecnica che ha numerose altre ampie e utili applicazioni in vari campi dell’attività umana: culturali, politici, pratici, scientifici, divulgativi e professionali. IL cinema italiano non ha nulla da invidiare a quello di altri paesi. Nonché allo sfavillante cinema Hollywoodiano. IL neorealismo, ad esempio, ha fatto proseliti anche all’estero.

Mentre grandi attori oltreoceano hanno partecipato agli spaghetti western girati a Cinecittà. Anche il cinema più recente ha partorito importanti realtà. Di seguito, vi propongo quelli che secondo me sono tra i più grandi registi italiani di tutti i tempi.

Vittorio De Sica. Senza dubbio, il maggiore esponente del neorealismo italiano. Seppe, anche come attore, passare egregiamente dal genere di denuncia alla commedia fino al cinema drammatico.

Lucchino Visconti. Difficile trovare un film meno bello nella sua filmografia. Seppe trasporre in maniera esemplare i romanzi cosi come il neorealismo italiano con il film Ossessione del 1943. Sua prima pellicola.

Roberto Rossellini. E’ considerato in assoluto il creatore del neorealismo. Suoi capolavori sono: Roma Città Aperta ( 1945 ), Paisà ( 1946 ), e Germania Anno Zero (1948 ).

Michelangelo Antonioni. Mentre i sopra citati registi descrivevano magistralmente l’Italia del dopoguerra, Antonioni preferì concentrare la sua attenzione registica su una classe sociale che in fondo se la passava bene.

Mario Monicelli. Nella sua carriera cinematografica, ha raccontato tutta l’Italia : dal dopoguerra ai giorni nostri. Difficile fare un elenco dei film più rappresentativi. I più popolari sono senza dubbio: I Soliti Ignoti, La Grande Guerra, Amici Miei.

Federico Fellini. IL regista italiano più conosciuto all’estero. Non a caso, ha vinto 5 Oscar. Iniziò con commedie con venature di denuncia sociale, per poi passare, dopo il grande successo di LA Dolce Vita, a un cinema visionario.

Sergio Leone. E’ stato il fondatore del cosiddetto Spaghetti Western. IL più grande regista del genere. Le pellicole più celebri sono Per Un Pugno Di Dollari, Per qualche Dollaro In Più, IL Buono, IL Brutto, Il Cattivo (che formano la cosiddetta trilogia del dollaro) Fondamentale anche la colonna sonora firmata da Ennio Morricone, che ha aiutato a rendere celebre la trilogia del dollaro.

Per concludere desidero omaggiare una delle più grandi interpreti del cinema italiano e internazionale: Monica Vitti.