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Il fascino senza tempo del Presepe: un’antica tradizione che si rinnova riscoprendo i mestieri del passato, per dare vita a opere uniche e originali.

La rappresentazione della Natività è divenuta una vera forma d’arte: lavoro e creatività applicate a un impegno che in alcuni casi si protrae per tutto l’anno. Ne sono consapevoli Dimensione Donna e un gruppo di donne di Cave, che per mesi si sono cimentate nelle arti tessili, realizzando oltre 1.500 mattonelle destinate a rivestire una struttura di legno 5 m x 2,5 m.

L’installazione sarà inaugurata domenica 12 dicembre, alle ore 15:00, presso Piazza Caduti di Nassiriya.

L’opera, nata da un progetto di Claudio Picchi – realizzatore della struttura – in collaborazione con Alessandra Grossi, punta a far rivivere la tradizione del presepe artistico attraverso la sua artigianalità e accuratezza, riportando in auge gli antichi mestieri del passato. Per far immergere i visitatori in un accogliente clima natalizio, sarà inoltre allestito il Mercatino di Natale che vedrà esposte le creazioni artigianali locali; ad accompagnare il tutto, la partecipazione della Scuola Concetto Danza, la Banda Musicale G. Puccini Cave e la Banda Città di Cave.

L’evento, organizzato con il patrocinio del Comune di Cave e il sostegno della Pro Loco e del Consiglio dei Giovani, avrà inizio a partire dalle ore 10:00.

«Il Presepe dal filo rosso nasce dall’idea delle copertine di Viva Vittoria Roma per sostenere Differenza Donna, a cui abbiamo aderito con più di 300 pezze ricamate, appena prima dell’inizio della pandemia. Con il lockdown anche le nostre attività si sono fermate, ma ora sentiamo l’esigenza di ricominciare ripartendo proprio dove ci eravamo interrotte, cioè dalle mattonelle di lana lavorate ad uncinetto e a ferri.
Perché il Presepe dal filo rosso? Perché le mattonelle di lana usate sono state legate tra loro da un filo rosso, simbolo di unione e apertura, azioni fondamentali per prevenire e contrastare il fenomeno della violenza di genere».
Commenta Patrizia Sacchi, Presidente dell’Associazione Dimensione Donna, proseguendo:

«La nostra intenzione era di creare un’opera corale e condivisa, che coinvolgesse le persone, senza differenze di età, di genere e di appartenenza, che attraverso una modalità creativa, come il lavoro a maglia, facilitasse l’incontro, l’aggregazione e la socializzazione, lo stringere relazioni. Coinvolgere più persone, in un ideale unità in grado di superare il separatismo, l’individualismo e il particolarismo. Ci siamo riuscite! Più di 70 signore e molti uomini si sono messi all’opera e hanno creato più di 1500 mattonelle, utilizzate per rivestire una struttura di legno, creata da un progetto di Claudio Picchi e da lui realizzata per Dimensione Donna».