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Ci sono storie che hanno il profumo della nebbia, racconti fantastici abitati da ombre, narrazioni imperiture il cui fascino e mistero non avranno mai fine.
Sono storie straordinarie di spettri e fantasmi, come quella raccontata ne La leggenda di Sleepy Hollow di Washington Irving, divenuta albo illustrato con Diana Daniela Gallese per Officina Milena.
Il titolo originale del racconto è “La leggenda della Valle addormentata” (1820), contenuto nell’antologia “Libro degli Schizzi”, divenuto poi noto come “Il mistero di Sleepy Hollow” in seguito all’adattamento cinematografico di Tim Burton.

Vicino la cittadina mercantile di Terry Town si trova una piccola radura circondata da alte colline. L’aria è tranquilla e gli abitanti sembrano storditi, come assorti in pensieri e sogni fantastici. Per questo motivo, il posto è conosciuto con il nome Sleepy Hollow. Nella Valle dormiente le comari filatrici tramandano leggende popolari e oscure superstizioni; le storie dei fantasmi che tormentano questa regione alimentano le fantasticherie di chiunque vi capiti. C’è una storia, più di tutte, che sopravvive nel tempo e prende vita ogni notte in questo posto abitato da ombre. Tra i boschi della valle si aggira lo spirito di un Cavaliere senza testa, un soldato dell’Assia decapitato da una palla di cannone durante una battaglia della Guerra Civile Americana.

Ichabod Crane, maestro severo e uomo visionario, ama trascorrere le serate in compagnia di racconti spettrali, ma ancora di più desidera la vicinanza di Katrina Van Tassel, figlia di un ricco agricoltore olandese. In occasione di un ballo di Corte presso Casa Van Tassel, Ichabod si trasforma in un “cavaliere errante” in cerca di avventure, ma quando fa ritorno a casa le leggende si tramutano in visioni spaventose.

Libero adattamento del testo originale di Washington Irving, “La leggenda di Sleepy Hollow” di Diana D. Gallese incarna lo stile di una fiaba oscura, mostrandosi capace di nascondere le paure del quotidiano dietro il velo del surreale e del fantastico.

Non la realtà, ma il mondo interiore, quello alla scoperta delle proprie paure, emerge dalla matita dell’illustratrice abruzzese. Ci troviamo in uno spazio altro, quello che si collega al sogno o a un angolo oscuro della coscienza, in luoghi mai visti che però riconosciamo come nostri. Diana Gallese ricorre all’allegoria, passando per immagini metaforiche e archetipi dell’immaginario collettivo, accompagnandoli a citazioni di grandi maestri d’arte, come Francisco Goya e Luis Ricardo Falero. Così troviamo gli sguardi intorpiditi e terrorizzati della folla animata da una febbrile immaginazione, creature volanti che aleggiano nel cielo scuro, streghe che si riuniscono per un convegno notturno e una lunga chioma capace di ipnotizzare prima di arrivare alla fine del libro. Nell’atmosfera onirica della valle dormiente il bosco si fa volto e il cavaliere senza testa assume le sembianze che gli assegniamo noi. Grazie a questo connubio tra occultismo, leggende popolari e simbolismo, l’artista ci trasporta tra creature fantastiche, bellezze perverse e forze demoniache, materializzando nelle atmosfere notturne le creature mostruose che prendono vita dentro ogni lettore.

Il testo approfondisce la storia già narrata dalle illustrazioni. Ogni tavola ha una propria lettura, nel singolo e nell’insieme, e dà origine ad un linguaggio omogeneo, frutto della mescolanza di poetica pittorica e poetica letteraria. La forza seduttiva del linguaggio sviluppato attraverso le immagini risiede nelle sue funzioni narrative, ma ancor di più nella sua capacità di colpire emotivamente chi legge. Se la storia di Sleepy Hollow la conosciamo, l’albo illustrato di Diana Gallese è l’occasione per guardarla con occhi diversi.

Tra i boschi della Valle dormiente, le antiche presenze continuano a muoversi inascoltate; le vecchie comari filatrici continuano a tessere i fili della storia e una domanda riecheggia: “Siamo davvero artefici del nostro destino o siamo in balìa di forze oscure?”

Biografia dell’autrice: Illustratrice, grafica e pittrice italiana, nasce ad Avezzano (AQ) nel 1994, e vive attualmente nella sua casa natale a Luco dei Marsi, piccolo centro in provincia dell’Aquila, costantemente immersa in libri, tele e progetti. Sin da piccola nutre la passione per l’Arte e si cimenta in diversi concorsi locali, conseguendo vari premi. Si forma artisticamente presso il Liceo Artistico Vincenzo Bellisario di Avezzano, sua seconda casa. Nel 2017 si diploma in Grafica e Illustrazione presso l’Accademia di Belle Arti di Macerata (MC) con il massimo dei voti. Ha studiato con professionisti dell’illustrazione per l’infanzia come Pablo Auladell, Stefano Bessoni e Maurizio Quadrello, presso la Summer-school, ARS IN FABULA, di Macerata (MC). La Leggenda di Sleepy Hollow è il suo primo Albo Illustrato.