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Quando ancora si poteva girare l’Italia per frequentare eventi, Francesco Pozone, presidente dell’associazione culturale “Per un pugno di dischi”, stava lavorando alla XXVIII Edizione del Music Day Roma. Le restrizioni dovute all’emergenza sanitaria hanno colpito tutta la filiera produttiva (di cui fanno parte artisti, personalità e lavoratori del mondo della musica e dello spettacolo), costringendo la cancellazione di tutti i programmi; ma la passione e le idee di fare e diffondere musica hanno continuato a fermentare.

Una delle più importanti manifestazioni nel suo genere sul territorio nazionale: il Music Day Roma rappresenta un’occasione inedita di dialogo con grandi artisti ed esperti del settore, oltre a un evento ricco di curiosità e memorabilia. La Giornata del Collezionismo Musicale nasce nel 2012 e da allora si ripete per tre edizioni l’anno. Dedicata a collezionisti e amanti della musica, la rassegna culturale (con oltre 60 espositori provenienti da tutta Italia) propone dischi in vinile, cd, poster, hi-tech vintage, libri e riviste. Non manca l’occasione di ascoltare dal vivo grandi protagonisti del mondo musicale di ieri e di oggi.

Come è nata l’idea del Music Day Roma?

Organizzo manifestazioni legate al collezionismo sin dagli anni ’90. Ero in società con un amico dell’epoca, organizzavamo piccoli eventi, piccoli meeting; troppo piccoli per una città come Roma. Nel 2011, concluso il rapporto con l’ex socio, ho iniziato a lavorare ad una Fiera del Disco come l’avevo sempre sognata: una manifestazione legata al collezionismo ma che doveva anche essere una occasione di incontro tra personaggi del mondo della musica e della discografia. Quindi, oltre ad un grande parterre standistico, ho aperto una grande ed importante finestra alle presentazioni di dischi e di libri a tema musicale alla presenza dei protagonisti del mondo della musica di ieri e di oggi. L’ho chiamata MUSIC DAY ROMA e non “Fiera del Disco” proprio per distinguerla dalle altre manifestazioni tradizionali dove all’interno c’è esclusivamente vendita e scambio.

Il clima di incertezza sulle ripartenze ha messo un freno a nuovi propositi di molti, considerando che le risorse sono in esaurimento e si vogliono evitare rischi. Come hai affrontato questo periodo? Ci sono progetti in vista

Come tutti gli organizzatori di eventi ed i lavoratori del mondo dello spettacolo: sono in attesa di sapere quando sarà possibile ripartire, con un occhio alle regole, a ciò che sarà consentito e cosa no, ai paletti che verranno imposti ecc… Tutto sarà ovviamente legato alle condizioni dettate per la ripartenza. Il mio obiettivo è di consolidare le manifestazioni che già organizzavamo prima dello stop e di aggiungere un’altra città nel breve. Nel frattempo, proprio perché non siamo capaci si stare fermi, abbiamo iniziato un’attività di produzione discografica che vedrà la luce a breve: ad inizio giugno pubblicheremo “Work this out”, il primo singolo di Francesco Monte, scritto e cantato insieme a Lee Ryan, ex cantante della band inglese dei Blue. Il disco è prodotto da Marcello Sutera, un musicista molto noto nell’ambito del Jazz-Rock e collaboratore di alcuni tra i più grandi strumentisti internazionali. Sarà un brano Pop che si ispira molto alla sonorità e alle atmosfere dagli anni ’80.

Quando è previsto il prossimo incontro a Roma?

Per fortuna le cose sono cambiate: con il ritorno della zona gialla abbiamo la possibilità di ripartire con il Music Day Roma a maggio, con la prima edizione dopo lo stop; stiamo cercando di calendarizzare anche una data a Perugia ad inizio luglio per riprendere poi dopo l’estate con Faenza; ovviamente sempre con un occhio alle Direttive che arrivano dall’alto, visto che le nostre attività sono legate a doppia mandata all’andamento dei numeri Covid.

Qual è la maggiore gratificazione che hai ricevuto in questi anni di Music Day Roma?

La più grande soddisfazione è stata quella di aver vinto la scommessa e di essere diventati un punto di riferimento a livello nazionale nel giro di pochi anni, rientrando nell’elite delle Fiere del Disco, sia per numero di espositori che di affluenza di pubblico. Inoltre, in 28 edizioni (3 o 4 l’anno) del Music Day Roma abbiamo avuto tantissimi musicisti o discografici che hanno dimostrato sempre di apprezzare il nostro lavoro tanto è vero che molti di loro vengono a trovarci come semplici visitatori, solo per il gusto di partecipare a questo meeting. A seguito di questi risultati nascono la Fiera del Disco di Perugia e soprattutto la chiamata del MEI, il più grande Festival italiano della musica indipendente che due anni fa ci ha chiamati per organizzare la Fiera del Disco di Faenza all’interno della loro rassegna. C’è qualcosa che vorresti dire sulla manifestazione, a chi c’è stato e a chi verrà? Ti riporto ciò che mi riferiscono molti visitatori e molti ospiti: al Music Day Roma si respira un’aria di “cultura della musica” che non si trova altrove. Oltre ad avere circa 60 selezionati espositori provenienti da tutta Italia, siamo diventati un punto di riferimento per etichette discografiche, musicisti, collezionisti, amanti della musica che aspettano noi per incontrarsi e per scambiarsi conoscenze ed esperienze.

Il Music Day Roma è frequentato da grandi protagonisti della musica. Puoi farci qualche nome?

Posso dire con orgoglio che sul nostro palco sono saliti innanzitutto giornalisti musicali storici come Renzo Arbore, Carlo Massarini, Dario Salvatori, Ernesto Assante, Giampiero Mughini (grandissimo esperto di musica italiana degli anni ’70); abbiamo avuto esponenti dei maggiori gruppi italiani della storia, Patrick Djivas della PFM; Giorgio Usai dei New Trolls, Ghigo Renzulli dei Litfiba, Vittorio Nocenzi e Rodolfo Maltese del Banco del Mutuo Soccorso, Lino Vairetti degli Osanna, Claudio Simonetti e Fabio Pignatelli dei Goblin; abbiamo salutato la reunion dei Perigeo (storica band jazz rock italiana) alla presenza di due nomi illustri del jazz mondiale quali Giovanni Tommaso e Bruno Biriaco; abbiamo avuto sempre un occhio verso la musica da fil ed i suoi protagonisti, ospitando registi come Umberto Lenzi, Ruggero Deodato, Sergio Martino ed Enzo G. Castellari e molti compositori di colonne sonore quali i Maestri Stelvio Cipriani, Franco Micalizzi, Fabio Frizzi, il già citato Claudio Simonetti, Nico Fidenco, Vince Tempera, Guido & Maurizio De Angelis; abbiamo organizzato in più riprese il racconto del Clan Celentano, ospitando di volta in volta molti dei collaboratori e cantanti del Clan: l’arrangiatore Detto Mariano, il chitarrista (ora Direttore d’Orchestra RAI) Pinuccio Pirazzoli, Bon Backy, Gino Santercole; ma, oltre a parlare della storia della grande musica, abbiamo anche dato ampio risalto a gruppi e cantanti di oggi quali Silvia Oddi, gli Statale66 (resident band di Stracult su RAI2), La Batteria, gli Winstons, i Kutzo, Marta sui Tubi e tanti altri. La lista sarebbe ancora lunga ma mi fermo qui altrimenti dovremmo fare una intervista a fascicoli.

Per saperne di più: www.musicdayroma.com; Facebook/Instagram: musicdayroma