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Avv. Di Valeriano, per iniziare, come nasce la Sua nomina ad assessore a Genazzano?
Verso la seconda metà del mese di luglio 2020 sono stata contattata dall’Avv. Alessandro D’Uffizi il quale, a seguito delle dimissioni presentate dall’Assessore che mi ha preceduta, mi proponeva, dopo essersi già consultato con il Sindaco e con altri componenti la maggioranza della lista civica “Patto Sociale”, di ricoprire il ruolo di Assessore nell’Amministrazione Comunale di Genazzano. Non nascondo che, inizialmente, la proposta mi ha colta di sorpresa e avevo, tra l’altro, come succede in questi casi poco tempo per decidere.

Dopo aver incontrato il Sindaco Dott. Alessandro Cefaro, uno degli Assessori componenti la Giunta ed altri esponenti politici di Patto Sociale, ho deciso di accettare la sfida, nonché l’opportunità di poter contribuire con l’esperienza amministrativa maturata per dieci anni presso il Comune di Cerreto Laziale nel ruolo di Consigliere con delega alla X Comunità Montana della Valle dell’Aniene (mandato amministrativo 2008-2013) e di Consigliere Capogruppo di Maggioranza con delega all’Unione dei Comuni Valle del Giovenzano (mandato amministrativo 2013-2018).

Il 1 agosto 2020 ho accettato con grande entusiasmo la nomina di Assessore esterno, entusiasmo che, molto spesso purtroppo, è entrato in contrasto con le diffidenze da parte di alcuni, che però ho cercato sempre di smussare con il senso di responsabilità che merita il ruolo che mi era stato conferito e con il rispetto verso una realtà ed una comunità che aveva bisogno del tempo giusto per conoscermi.
Consapevole anch’io di dover conoscere ed ambientarmi in una paese in cui non vivevo ho iniziato da subito a svolgere la mia attività amministrativa con abnegazione e con osservanza nei confronti della cosa pubblica e dell’Amministrazione tutta, nonché dei singoli cittadini, che si sono rivolti a me per risolvere anche il problema più semplice, con cui ho instaurato piacevolmente un buon rapporto di fiducia.

Quali deleghe Le sono state conferite e come Le ha affrontate?
Mi sono state conferite le deleghe all’Istruzione, Sanità, Ambiente e Lavoro; deleghe importanti. Devo dire che inizialmente sono stata completamente assorbita dalla delega all’Istruzione: al momento della mia nomina si avvicinava la riapertura dell’anno scolastico da affrontare con il grande problema dell’emergenza Covid: distanziamenti tra alunni e banchi, sanificazioni, il materiale e la nuova metodologia di lavoro alla mensa.
Le difficoltà sono state molte, ma grazie alla collaborazione ed alla disponibilità della Dirigente Scolastica Prof.ssa Marzullo, di un Consigliere Comunale, degli impiegati del Comune tutto è stato affrontato e risolto nel migliore dei modi. Spero che per gli alunni di Genazzano vada sempre tutto per il meglio.

Quanto alla delega alla Sanità, essa è stata gestita sempre dal Sindaco, chirurgo di professione, vista l’emergenza Covid.
Per la delega all’ambiente, invece, avevo molte idee da realizzare; qualcosa è stato fatto soprattutto dopo aver visitato il territorio con l’ausilio di un altro Consigliere Comunale. Un territorio ricco di risorse ambientali e che merita di essere valorizzato: cito ad esempio, tra le varie bellezze, il Monumento Naturale La Selva, un unicum nel circondario.
Ma proprio in tema di ambiente, il 25 marzo u.s., apprendevo dell’esistenza in Regione Lazio di un progetto per l’installazione di un impianto “agrofotovoltaico” su terreni privati in località Maccareccia.
Nessuno, prima di allora, mi aveva mai resa edotta; ho iniziato, così, da sola ad approfondire l’argomento, a ricostruire tutte le comunicazioni inoltrate dalla Regione Lazio al Comune. Era imminente la scadenza di alcuni termini e, nel vedere l’immobilismo di una parte dell’Amministrazione, ho inoltrato una prima comunicazione al protocollo del Comune con la quale esternavo la doglianza sulla mancanza di informazione da parte dell’Ufficio Tecnico, nonché la necessità di convocare una Giunta straordinaria urgente ed il Consiglio Comunale.
Nei giorni seguenti ho inoltrato anche una comunicazione alla Regione Lazio per chiedere la riconvocazione del tavolo tecnico che era stato anticipato, per motivi tecnici, dal 30 marzo al 23 marzo ed al quale il Comune non aveva partecipato, con contestuale richiesta di spiegazioni sull’anticipazione e la concessione di ulteriori termini per poter analizzare la documentazione. Ho sollecitato immediatamente l’Ufficio Tecnico, la Giunta ed il Sindaco a provvedere alla stesura delle osservazioni al progetto che scadevano l’11 aprile.

Queste due comunicazioni, però, non sono state viste di buon occhio da alcuni ed i rapporti personali all’interno dell’Amministrazione sono iniziati a cambiare: per assurdo ho ricevuto ringraziamenti dai capigruppo di minoranza, uno dei quali aveva chiesto le mie dimissioni su facebook; quest’ultimo dopo un pacato confronto, ha preso atto di come si erano evoluti i fatti e, sia personalmente che in sede di conferenza dei capigruppo mi ha porto le sue personali scuse.

Le sue dimissioni, quindi, sono derivate dal problema dell’ agrofotovoltaico?
In primis, ma non solo. Alcuni hanno affermato che sono “scappata” dal problema dell’agrofotovoltaico. La realtà è ben altra: in cuor mio speravo di vedere un’Amministrazione unita, coesa nella normale gestione dell’ordinario ed a maggior ragione nell’intento di portare avanti una battaglia straordinaria ma necessaria, per porre in essere tutte le azioni necessarie per evitare il deturpamento del territorio, ma così non è stato, in entrambi i casi.
Sono venuti meno i principi di condivisione, collaborazione e trasparenza (quest’ultima nei rapporti personali) che non dovrebbero mai essere persi di vista da una squadra che ha un unico obiettivo da perseguire: il bene del proprio paese, delle persone che vi vivono, nonché del territorio. E’ per questo che il mio mandato è durato poco.

Ha qualche rimpianto?
Si, di non poter essere in prima linea per continuare la battaglia del fotovoltaico che avevo intrapreso. Continuo naturalmente a seguire e sostenere la compagine politica di Resistenza Democratica che mi aveva voluta e con cui assieme abbiamo deciso a malincuore le dimissioni. Però, alcuni membri dell’Amministrazione sanno che sono a loro completa disposizione per ogni aiuto tecnico, giuridico, che si renda necessario, tanto che i rapporti non si sono completamente interrotti, perché seppur assessore per poco tempo, Genazzano è ormai entrato nel mio cuore.