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Questi i comuni coinvolti nel crak generale locale : Bellegra, Casape, Cave, Colonna, Gallicano nel Lazio, Genazzano, Palestrina, Percile, Poli, Rocca di Cave, Roiate e Zagarolo

Nella provincia di Roma sono tredici i comuni ha rischio default, dopo il bliz della Guardia di Finanza che hanno fatto una “visita” al Cep di Zagarolo, portandosi via un bel po di documenti.

Per questa CEP ci sono due esposti ben definiti quello della Lega e di Fratelli d’Italia, che hanno rimesso un dettagliato rapporto alla Procura della Repubblica della Corte dei Conti. Così, i comuni di: Bellegra, Casape, Cave, Colonna, Gallicano nel Lazio, Genazzano (dove peraltro si sta aprendo una profonda crisi in seno all’amministrazione comunale dopo la nomina della nipote del Sindaco Come assessore), Palestrina, Percile, Poli, Rocca di Cave, Roiate e Zagarolo, sono in enorme difficoltà per approvare i loro bilanci.

In due anni il Cep passa da una situazione di attivo ad un passivo di svariati milioni di euro, con pesanti riflessione sui bilanci comunali dei paesi citati. Stando a quanto scrive anche il Senatore Dessì, nei propri esposti in questi due anni si susseguono svariati affidamenti assegnati sotto forma di consulenze specialistiche per un valore di svariati milioni di Euro con società che hanno sedi e uffici negli stessi indirizzi , con capitali sociali addirittura da 100 euro, e attivate poche settimane prima dell’arrivo degli affidamenti.

Si va dalla stampa e imbustamento e notifica degli atti, ai servizi di recupero dell’evasione e dell’elusione fiscale di ICP, Tosap e diritti di affissione pubbliche. Altri affidamenti: il controllo anagrafico delle persone fisiche, la verifica dell’esistenza di eredi, il controllo delle partite Iva e delle caselle di Posta elettronica certificata. In totale parliamo di 22 affidamenti- scrive ancora Dessìper un totale di 2 milioni e 584.000 Euro: spesso le cifre dei singoli affidamenti arrivano a 150.000 per ciascun affidamento.

Poi c’è il problema dell’acquisto della nuova sede della Cep per 1 milione e 750.000 euro per comprare un totale di 8 appartamenti in via della Stazione di Zagarolo: 4 al primo piano, 4 al secondo, con 9 posti auto riservati per una superficie di 789 metri quadri: reception, doppia sala di attesa, un’area stampa, una sala conferenze, un’area operativa con 25 postazioni, la direzione tecnica, la sala del presidente, 7 bagni in totale una terrazza e 4 balconi.

A decidere questo acquisto è stato l’amministratore unico del Cep, Gaetano Bartoli, con un mutuo di 950.000euro attraverso la Banca di Credito Cooperativo dei Castelli romani del Tuscolo nel cui consiglio di amministrazione, come si legge nel sito aziendale, siede in qualità di consigliere lo stesso Gaetano Bartoli. Che oltre che in banca e al Cep ha anche un altro posto di lavoro: inquadrato come diplomato (categoria C) a Bartoli è stato dato nel febbraio 2019 un “incarico fiduciario di collaborazione del vicepresidente della Giunta Regionale del lazio, con incarico a tempo parziale.

Ad Agosto 2020 l’incarico viene modificato in “fiduciario di collaborazione della Segreteria dell’Ufficio di Gabinetto” sempre con un part time”. Al momento il Bartoli è stato sospeso da tutti gli incarichi.

Giancarlo Flavi