Sono sempre stato convinto che, l’opera di un periodico di prestigio quale è Nuova Stampa sia quella di trasmettere ai suoi lettori non solo le interviste a personaggi politici e della cultura, ma, sia anche quella di far conoscere quali possono essere gli attacchi alla possibilità di comunicare, di attacchi alle relazioni sociali, gli attacchi alla propria immagine sociale, gli attacchi alla qualità professionale e privata ed infine perché no? anche gli attacchi alla salute.
Sempre più spesso si legge e si sente parlare di Mobbing, di Femminicidio, di prevaricazioni, di sfruttamenti, di iniquità e di tante altre problematiche che l’uomo della strada non segue per mancanza di tempo e che, non vuol nemmeno pensare. Ed ecco che tocca al giornalista cercare di comunicare ai suoi lettori quelli che possono essere gli aspetti Psicologici che possono causare irreversibili patologie. Chi scrive non è un medico, non è uno Psicologo, è solo una persona curiosa. Una curiosità che mi porta spesso ad usare INTERNET, per conoscere, sapere è trasmettere quindi ai lettori le conoscenze a volte oscure di una malattia come il “MOBBING”, ma, come poter definire il mobbing?
A mio avviso il mobbing è una forma di malattia del comportamento. Il termine “TO MOB”, ovvero: assalire, aggredire altre persone, altri esseri umani. Il termine Mobbing dunque rappresenta il comportamento di un branco che accerchia un componente del gruppo per eliminarlo. E’ possibile rintracciare lo stesso comportamento nei rapporti interpersonali, nei rapporti lavorativi dove si manifesta con molestie, violenze psicologiche sistematiche, aggressioni effettuate da uno o più colleghi o dal capo verso un sottoposto/a. Il Mobbing non deve essere confuso con altri comportamenti messi in atto da parte di un soggetto nei confronti di persone più deboli.
Come ad esempio: Episodi di prepotenza fisica tipici del bullismo nelle scuole oppure, nel nonnismo delle caserme militari, nelle carceri, ed in posti diversi da quello lavorativo. Quello che distingue il Mobbing da altri atti di prepotenza è proprio il suo carattere di intenzionalità. LEYMAN,il maggiore studioso del fenomeno, definisce il Mobbing come una forma di comunicazione ostile e non etica rivolta ad un unico individuo da parte di uno ho più soggetti che in modo sistematico spingono le loro vittime in una posizione disperata.
Questo stato di disperazione è mantenuto nel tempo tramite il costante susseguirsi di azioni persecutorie che, hanno lo scopo di escludere la vittima, di isolarla o emarginarla. Sempre più spesso si legge e si sente parlare di Mobbing o femminicidio ( uccisione di una donna ad opera di un uomo); sia esso, Marito, fidanzato, amante ecc… questo avviene perché l’uomo si crede padrone assoluto di una donna sia essa moglie, fidanzata o compagna.
L’uomo non accetta la superiorità e si arroga il diritto di perseguitare e molestare la sua ex moglie o compagna (Mobbing appunto); fino ad arrivare spesso ad estremi rimedi come l’omicidio. Non si tratta di un fenomeno nuovo, esso ha radici vecchie radicate nell’antica società ed arrivate sino ai nostri giorni. Una volta esisteva il padre padrone ovvero: Il capo famiglia che aveva il potere di decidere della vita dei suoi familiari come fossero cosa sua. In realtà il Mobbing è un pattern del comportamento umano definito solo di recente come causa di Stress, è come tale oggi viene medicalizzato.
Credo, sia un bene per i nostri lettori sapere e conoscere la terminologia del Mobbing. Conoscere la causa dello Stress ed evitare dunque irrazionali persecuzioni ed atti arbitrari verso qualsiasi essere umano. Il Vangelo cita un passo estremamente importante.” “NON FARE AGLI ALTRI CIO’ CHE NON VUOI SIA FATTO A TE”. Morale?. Non bisogna mai far del male al prossimo.
Marco Rinaudo