
Sono mesi che Monolite segue come la città di Colleferro stia vivendo tra manifestazioni di alta caratura il compimento dei suoi primi 90 anni (cliccando qui la inaugurazione del Novantesimo Anno di Fondazione con il Ministro Antonio Tajani). Top di regali per la data esatta della sua fondazione. Ricordiamo che la genesi della città morandiana e diversa da quella della maggior parte delle cittadine, di natura spontanea, essendo invece scaturita su progetto fondato attorno alla fabbrica.
Ebbene da questa nascita a tavolino, che volendo fare un paragone diremo in provetta, l’esperimento sulla carta funzionale a tener segreto il luogo individuato come ideale con le sue conformazioni di bassa collina, ideali per nascondere tra le nebbie naturali la fabbrica bellica tra le onde del territorio, a distanza di novanta anni è divenuta, sotto la amministrazione Sanna, una città che offre tante opportunità non solo stimolanti dal punto di vista lavorativo e di studio (ricordiamo che qui ha sede la casa dello studente e diverse prestigiose opportunità di studio universitario), ma anche un ricco ventaglio di opportunità culturali, che spesso sono cosi tante da sovrapporsi nella stessa giornata.
Tante sono le opportunità anche per i giovani tra sport locali, cinema, biblioteca, parchi, tessuto commerciale e una stazione ferroviaria comoda che connette a tutte le destinazioni, in primis alla capitale.
Un aspetto interessante di Colleferro e la capacita e attitudine affinata probabilmente grazie al fatto che a guidarla da anni sono un gruppo di giovani oggi più maturi anche anagraficamente ma già dagli inizi portatori di idee agili e valide che continuano a generare benessere ridefinendo la identità di Colleferro anche a dispetto di un trascorso non proprio fortunato con il grave inquinamento della Valle del Sacco e episodi di cronaca a tinte nere a cui la comunità si e impegnata a reagire trasformando il lutto in occasioni di crescita (dagli scoppi in fabbrica, causa di molte vittime, al delitto del giovane Willy Monteiro Duarte, cliccando qui il video della inaugurazione della piazza a lui dedicata con monumento).
Novant’anni e non sentirli. Nata sulla carta 90 anni fa come modello urbano industriale – una città “in provetta”, costruita intorno alla fabbrica bellica – Colleferro ha trasformato un esperimento senza precedenti in una realtà moderna e vivace. Sotto l’amministrazione Sanna, questa cittadina di bassa collina ha saputo reinventarsi, superando storici problemi ambientali (il disastro della Valle del Sacco) e sociali (come il caso Willy Monteiro Duarte), per offrire oggi ai propri cittadini opportunità di studio, lavoro e cultura di altissimo livello.
Lo scorso 13 giugno 2025 Colleferro ha celebrato con grande partecipazione popolare questo traguardo: i suoi primi 90 anni di vita, segnati da una lunga trasformazione urbana, sociale e culturale. Non una città nata per caso, ma un progetto voluto, costruito attorno a un’industria strategica, con l’intento – allora segreto – di creare un polo bellico ben nascosto nel paesaggio collinare laziale. Da esperimento su carta a realtà vibrante: oggi Colleferro è molto più di una “città di fabbrica”, è una città rigenerata e in movimento tra studenti, cinema e parchi. Non è più solo storia industriale. Oggi ospita una casa dello studente e polo formativi universitari, accoglie giovani e studenti con spazi dedicati, una biblioteca non solo fornita come poche in provincia ma piena di attività, un cinema e parchi attrezzati, simboli di nuova vivibilità. La stazione ferroviaria garantisce rapide connessioni con Roma e il resto del Lazio, rendendo Colleferro un punto di riferimento per pendolari e cervelli in cerca di opportunità.
Il tratto distintivo della città è senz’altro la leadership giovane e innovativa del gruppo dirigente, ora cresciuto anagraficamente ma sempre fedele alle radici di agilità e idee coraggiose. Una comunità coraggiosa che, dopo difficoltà ambientali e sociali, ha scelto di reagire, trasformare il lutto in forza e riscrivere la propria identità sotto il segno dell’innovazione e del benessere condiviso.
Sotto l’amministrazione del sindaco Pierluigi Sanna, Colleferro ha compiuto un deciso balzo in avanti, riqualificando la sua identità. Un tempo segnata da problematiche ambientali, come l’inquinamento della Valle del Sacco, e da tragici fatti di cronaca, oggi la città si propone come modello di innovazione urbana, inclusione sociale e rinascita culturale.
Cuore pulsante del nuovo corso è una comunità giovane e reattiva, cresciuta nel segno del cambiamento. E proprio la scelta di affidarsi, già anni fa, a un gruppo dirigente di under 40 – oggi più maturi ma ancora dinamici – ha fatto la differenza, dando il via a una stagione di rinascita che continua a dare frutti.
Colleferro oggi è un polo attrattivo per studenti e famiglie: la casa dello studente, le sedi universitarie, i parchi pubblici, la biblioteca, il cinema, gli spazi sportivi e una rete di mobilità che guarda alla Capitale ma anche al futuro del territorio. Il tessuto commerciale locale è attivo, il fermento culturale è costante. La città offre un’ampia gamma di opportunità per tutte le età, all’interno di una cornice vivibile e ben servita.
Per le 90 candeline Colleferro ha ricevuto tanti regali, ha collezionato cultura, natura e memoria. Tra i doni la inaugurazione della Casa delle Associazioni nella ex casa socialista, la inaugurazione del nuovo Parco Fluviale, accanto al fiume Sacco, all ingresso del quale oltre all anfiteatro che già ha ospitato molti eventi, è stata collocata la Casa delle Farfalle, un progetto dell Orto Botanico di Roma in sinergia con la Università La Sapienza di Roma che ha conquistato in modo indimenticabile centinaia di visitatori.
Tra i regali per i 90 anni Colleferro. Il compleanno di Colleferro è stato celebrato attraverso una serie di eventi memorabili, veri e propri doni simbolici per i cittadini:
La Casa delle Associazioni, realizzata nell’ex Casa Socialista, oggi diventata spazio di condivisione, iniziative e partecipazione civica.
Il Parco Fluviale sul Sacco, restituito alla cittadinanza dopo un lungo processo di bonifica, restituendo spazi verdi e puliti ai cittadini, arricchito da un anfiteatro e dalla Casa delle Farfalle, allestita grazie alla collaborazione con l’Orto Botanico di Roma e l’Università La Sapienza di Roma.
La grande serra allestita con cura di particolari ha mostrato tantissime farfalle equatoriali e una nutrita presenza di insetti rari e graziosi tra cui l insetto foglia, un maestoso coleottero e alcuni tra gli insetti più grandi del mondo, tutti totalmente innocui. La meraviglia assoluta si leggeva negli occhi di piccini ed adulti fino agli anziani, quasi commossi sicuramente tutti conquistati da una esperienza ricca di tanta bellezza. Gli esemplari davvero di una bellezza straordinaria erano quasi domestici, tranquilli nel farsi prendere e camminare sulle persone con il loro passo impercettibile fino a spiccare il volo aprendo le ali meravigliose e posandosi su alberi o rete sovrastante dove ammirarli è stato ipnotico.
Con ingresso gratuito per quattro giorni, la Casa delle Farfalle è diventata subito attrazione per centinaia di visitatori. Un’esperienza sensoriale, gratuita per quattro giornate, che ha incantato centinaia di visitatori con farfalle tropicali, coleotteri giganti, insetti foglia e altre meraviglie della natura. La bellezza e la delicatezza degli esemplari – capaci di posarsi sulle persone in un silenzioso volo – hanno suscitato emozione e stupore, rendendo l’esperienza memorabile per adulti e bambini. Nel cuore del Parco Fluviale, la Casa delle Farfalle ha incantato grandi e piccoli. Farfalle equatoriali multicolori, il maestoso coleottero scarabeo dalle grandi dimensioni, l’affascinante e docile “insetto foglia”, i grandi insetti stecco e altre specie spettacolari si sono posati dolcemente sulle braccia dei visitatori, in un volo silenzioso e magico. L’emozione era palpabile: occhi lucidi, respiri sospesi, istanti di pura meraviglia. Persino chi non ha simpatia per gli insetti si è lasciato sedurre. Un’esperienza che conferma come Colleferro possa offrire cultura, conservazione ambientale e stupore, tutto nello stesso luogo.
In serata il grande concerto in Piazza Italia, gran finale della giornata, ha lasciato il segno nella storia cittadina. Sotto una scenografia originale composta da decine di pacchi dono, oltre 150 musicisti si sono esibiti su un palco allestito sotto la sede del Comune, nel cuore pulsante della città. In serata gran finale in Piazza Italia, sotto la sede del Comune dove era stato allestito un grande palco con una scenografia composta da tanti pacchi dono capace di accogliere oltre 150 elementi tra la APS/Banda Filarmonica Città di Colleferro arricchita da ulteriori artisti di riconosciuto valore e dalla collaborazione con diverse realtà a vario titolo legate alla festeggiata.
A dirigere il concerto è stata il Maestro Mirca Rosciani, direttrice d’orchestra di origine colleferrina, molto nota anche all estero, ed è reduce dal ultima tournée in America, dove ha recentemente ricevuto diversi riconoscimenti anche dal Rotary Club. La Rosciani ha aderito subito alla idea del sindaco Sanna di cantare a Colleferro gli auguri in modo unico, accettando una sfida rivelatasi vincente, cosi è tornata nella sua città con l’eleganza e la maestria che da anni la contraddistinguono. Il concerto, reso possibile grazie ad impegno e bravura della Banda Filarmonica Città di Colleferro, guidata dal presidente Diego Stella, di solito diretta dal Maestro Mario Cesari, è stato un trionfo. Dopo l’ultima nota, il pubblico – numerosissimo – ha tributato alla Banda ed al Direttore della serata, il Maestro Mirca Rosciani, un lunghissimo, fragoroso applauso.
Mentre si concludeva lo strepitoso concerto realizzato grazie alle qualità dimostrate ancora una volta dalla Banda Filarmonica Città di Colleferro guidata dal Presidente Diego Stella, veniva allestito un aperitivo conviviale offerto a tutti i presenti per brindare insieme.
Al termine la Rosciani ha ricevuto una splendida moneta commemorativa delle mani del Sindaco Pierluigi Sanna, molto orgoglioso della riuscita della intera manifestazione nella gremitissima piazza. Diverse persone si sono avvicinate alla bella lady con la bacchetta musicale, fasciata in un abito favoloso, congratulandosi con la Rosciani e offrendole mazzi di fiori, a suggello di un legame forte e affettuoso tra la direttrice di orchestra e la sua comunità. Colleferrine e colleferrini felici di aver celebrato la propria identità come comunità in una giornata da annali.
Quella del Novantesimo è stata una giornata da annali, in cui colleferrine e colleferrini hanno celebrato la propria identità non solo con eventi, ma con emozioni condivise, in una piazza gremita e partecipata. Indelebili le parole commosse del Sindaco Sanna durante la recente inaugurazione della Via Romana (cliccando qui il nostro videoservizio) in cui il primo cittadino sottolinea che l opera pubblica più importante costruita in tutti questi anni in Comune non e fatta di mattoni ma e la identità dei colleferrini. Una festa vissuta come simbolo di un rinnovato senso di appartenenza, di un cammino comune, fatto di memoria, futuro e bellezza.
Colleferro guarda avanti con orgoglio, portando con sé il bagaglio di una storia unica, fatta di sfide e riscatto, e il coraggio di continuare a crescere insieme. Perché 90 anni sono solo l’inizio di un viaggio ancora tutto da scrivere. In 90 anni, Colleferro è passata dall’essere un progetto in falde alla guida di un polo industriale strategico, a una comunità europea coesa, consapevole e proiettata nel futuro. Oggi offre agli studenti prospettive formative avanzate, promuove eventi culturali e ambientali, garantisce spazi ricreativi e rafforza il senso di comunità. Una città che celebra, crede, prosegue il suo cammino, guarda al presente con l’orgoglio dei suoi 90 anni, pronta a costruire altrettanti decenni di rilancio e bellezza. Una città che non teme di cambiare, che si reinventa e che crede nel valore del territorio e delle proprie persone provenienti da tutta Italia e non solo, ora radicate nel territorio locale. Insieme, questo è il prossimo passo.
Nel videoservizio che accompagna l’articolo in lettura, la parola ai maggiori protagonisti del Compleanno di Colleferro.
Alessandra Battaglia