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“La vita intera a cercare di stare al passo, di afferrare quei due che amavo e che continuamente mi sfuggivano”.
Il settimo romanzo della scrittrice romana, edito Mondadori.

Siamo nel mezzo dell’estate romana, Celeste, poco più di trent’anni, è costretta a casa per colpa di una malattia rara. Si chiama Osteogenesi imperfetta: una fragilità scheletrica rende la persona che ne è affetta suscettibile alla frattura delle ossa. Celeste si muove con fatica, è braccata da un dolore che condiziona i suoi movimenti. Eppure, la sua sofferenza più grande non è fisica, ma è radicata nel profondo. In questo deserto di solitudine riceve le visite di alcune donne che hanno fatto parte del caos della sua vita. Tra un incontro e l’altro, la protagonista traccia un filo che lega gli eventi passati, ristabilisce un ordine e lascia emergere il senso nascosto dietro alle azioni.

Celeste e Pietro sono figli dello stesso padre, Nadir è fratello di Pietro da parte di madre. Il timore di un amore dimezzato viaggia in parallelo con la presa di coscienza che certi sentimenti hanno un valore intrinseco che non può essere diviso, ma solo moltiplicato per il numero degli elementi che partecipano all’insieme. Quando Pietro parte per la Siria del Nord, nel Rojava, per continuare i suoi studi di ricerca e lotta, Celeste e Nadir si trovano da soli a far fronte a emozioni uniche e contrastanti, divisi e uniti dalla necessità di credersi fratelli e il desiderio di non volerlo essere. Entrambi hanno in sé qualcosa di Pietro e qualcosa dell’altro, sanno capirsi, capaci di ritrovarsi.

L’amore, l’amicizia, la solitudine, la consapevolezza che prima o poi si deve fare i conti con le scelte delle persone amate. Come quella di vivere e lottare per la causa di qualcun altro.  In alcuni casi si tratta di decisioni incomprensibili che mettono di fronte all’evidenza che amare è anche accettare e lasciar andare.

L’autrice, attraverso una scrittura rigorosa e nitida, cattura momenti, ricostituisce l’ordine degli eventi, svela la doppia essenza di un legame che è minaccia e tenerezza, sacrificio e protezione.

Queste pagine si collocano nell’intersezione tra storia, quella dei nostri giorni, e relazioni umane, indagano le contraddizioni e la complessità dei sentimenti per esaltarne la forza e, insieme, restituire il valore di idee e ideali, impulsi e ragione.